In un articolo precedente abbiamo parlato di come si realizza un software web-based, in particolare, abbiamo parlato del processo di sviluppo del software che è realizzato da un team di esperti per di più programmatori che programmano in vari linguaggi. I programmatori generano codice sorgente e possono far parte di un progetto aziendale privato oppure di un progetto libero e gratuito.

Nasce in questo caso l’open source che consiste nel rendere disponibili i codici sorgenti di un software a chiunque sul web. Voi direte, ma se mettiamo a disposizione di tutti il codice sorgente di un software, è sicuro che venga bucato. La risposta è che non è così e lo vedremo più avanti.

Ci sono alcuni servizi online detti repository che fanno da contenitori per il codice sorgente dei programmatori e, tramite alcune policy di organizzazione, permettono di rendere pubblico il codice e di farlo modificare agli addetti ai lavori (sotto alcune restrizioni decise dal tipo di licenza d’uso).

La maggior parte dei prodotti open source è gratuita ma possono esserci anche applicativi a pagamento.

Ma perché dovrei usare del software open source invece di quelli proprietari? Vediamolo elencando i 5 motivi:

1. Qualità del software

Il software open source è, in una prima fase, realizzato da volontari esperti che mettono tutte le loro forze nel loro progetto e, infatti, hanno tutto l’interesse, oltre che le competenze, a sviluppare il prodotto in maniera efficiente. In una seconda fase, quando il codice viene reso liberamente disponibile, la collaborazione di altri sviluppatori (community) porta a migliorare ulteriormente il prodotto, e a correggere tutti i bugs riscontrati, oltre che a migliorarne le funzionalità.

2. Sicurezza

Il secondo motivo è la sicurezza del software: esso viene continuamente migliorato e modificato soprattutto per quanto riguarda la risoluzione di bugs. In questo caso più la community del software è grande più sarà difficile trovare falle di sicurezza e più sarà semplice chiudere falle di sicurezza velocemente.

3. Costo del software

Nella maggior parte dei casi il software open source è gratuito oppure anche se è a pagamento parliamo di cifre relativamente basse. Ora vi starete chiedendo “ma come? per fare il mio sito web hanno usato prodotti open source e mi hanno fatto pagare!”. E’ assolutamente normale, infatti i programmatori informatici e le aziende di software possono realizzare prodotti personalizzati secondo le esigenze del cliente partendo da una base open source elaborando o integrando il “sorgente aperto” tramite le loro competenze che vanno sempre remunerate.

4. Supporto

Come dicevamo prima avendo il software open source community grandi, esse riescono a far fronte alle varie richieste di supporto sui prodotti sviluppati tramite forum e chat private con gli sviluppatori a pagamento. Non sono rari, infatti, prodotti grandi che sono sì gratuiti ma che per usufruire del supporto tecnico diventano a pagamento. Ci sono invece prodotti open source talmente diffusi (es. WordPress) che basta andare su qualsiasi forum, anche non ufficiale, per reperire informazioni su procedure e gestione del prodotto.

5. Flessibilità ed interoperabilità

Il software open source è maggiormente conforme agli standard aperti rispetto a quanto faccia il software proprietario. Molte volte i software proprietari hanno bisogno di costanti aggiornamenti soprattutto in termini di hardware; dall’altra parte invece si ottengono prodotti che riescono a girare bene anche su hardware datato, data la bassa quantità minima di risorse per il loro funzionamento.
In questo caso sta all’utente decidere quando cambiare hardware e non ai vendors che costringono ad un aggiornamento hardware per poter utilizzare gli ultimi rilasci software.